This response was truncated by the cut-off limit (max tokens). Open the sidebar, Increase the parameter in the settings and then regenerate.
-------------------------
Può, il Metaverso essere il futuro della moda e dell’arte? Sembrerebbe non ci siano più dubbi. L’evoluzione 3.0 della cultura è in atto come dimostrato dall’interesse, sempre più imperante, di gallerie e case di moda. “Uno spazio tridimensionale all'interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati”, così è stato definito il Metaverso da Treccani ma vediamo più da vicino qual è l’atteggiamento delle grandi griffe. Gli NTF (Non-Fungible Token), definiti da alcuni critici una mera speculazione, sono strettamente legati alla Blockchain e alle criptovalute: per poter vivere un’esperienza immersiva nel Metaverso, bisogna immergersi in un’altra realtà: quella aumentata 3.0. Chi acquista, porta a casa un certificato di proprietà sulla blockchain, ovvero una copia dell’originale che apparterrà, sempre, al proprietario. Un esempio di NTF applicato all’arte è l’Arco della Pace di Milano, monumento simbolo della città, il primo ad entrare nel Metaverso. Nel gennaio 2022, il Reasoned Art, il collettivo internazionale Ouchhh, il Comune e la Soprintendenza ABAP milanese hanno realizzato il Non-Fungible Token del neoclassico arco trionfale situato in corso Sempione. Il ricavato ha finanziato un nuovo polo di ricerca, interamente dedicato all’arte, alla scienza e alla tecnologia. Sempre al Metaverso, il Museo della Permanente di Milano dedica la mostra DART 2121 NFT Art of the Future, organizzata da DART | Dynamic Art Museum e visitabile sino al 24 maggio del 2022. Ma se l’arte è così lanciata negli NFT, qual è il comportamento assunto dalla moda? Probabilmente è stato un ricorso obbligato, quello delle griffe, costrette a presentare le proprie collezioni