Franz Kraler rende omaggio alla fotografa Chiara Samugheo originale interprete del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.
Il periodo della "dolce vita" decreta il successo di un nuovo tipo di fotogiornalismo e di riviste, dove lo star-system rappresenta il motore del progresso. Copertine e servizi devono documentare la figura della "diva", della donna cinematografica, come oggetto del desiderio. Le foto di Chiara Samugheo prendono le mosse da questo contesto, ma restituiscono al corpo-oggetto delle dive una femminilità e una personalità reali, qualcosa di profondamente intimo, in contrapposizione dialettica all’ambiente effimero costruito intorno ai loro corpi, contribuendo così ad alimentare la mitologia del cinema italiano Giocando sull’essenzialità delle linee, sui contrasti cromatici forti, su sontuose acconciature, la fotografa ha rinnovato in modo eclatante il ritratto di studio, che diventerà un modello per la successiva fotografia di moda e cinema degli anni ’80.
L’esclusivo cocktail party offerto a tutti gli attori, autori e registi partecipanti all’edizione del festival cortinese dedicato ai cortometraggi ha tenuto a battesimo il premio ‘Franz Kraler’ alla migliore sceneggiatura: la valigia ‘Spider B24’. L’elegante borsone da viaggio creato da Daniela Kraler e realizzato a mano, con pellami pregiati è ispirato alla mitica autovettura de ‘Il Sorpasso’, la pellicola culto di Dino Risi che compie cinquant’anni.
Ho scelto la valigia, sempre presente nelle grandi storie del dopoguerra, perché ricopre un significato simbolico molto forte. Custodisce segreti, emozioni, ma soprattutto offre la possibilità di fantasticare sull’invisibile per indurci a viaggi immaginari. Sul grande schermo è sempre miracolosamente leggera e raffigura la fuga dalla quotidianità e la voglia di libertà.
Daniela Kraler